AZIENDA AGRICOLA BERTOLINO

| 19 Febbraio 2019

Azienda Agricola Bertolino

L’azienda agricola Bertolino nasce dalla passione di due fratelli per il proprio territorio.

Un territorio, ovvero la Sicilia occidentale ed in particolare il lilibetano, eccezionalmente indicato per la viticultura che vive il suo massimo splendore con la produzione del Marsala, la quale oggi sta, sfortunatamente, attraversando un periodo di crisi con il conseguente e progressivo abbandono delle vigne storiche.

Da questa innata e spiccata dedizione verso la tutela e la valorizzazione del territorio, deriva la prima scelta aziendale e cioè quella di produrre un vino a basso impatto ambientale, optando per l’artigianalità di molti lavori in vigna, senza l’ausilio di macchine agricole. Inoltre, sempre per lo stesso motivo, l’azienda Bertolino sceglie di di abbracciare a pieno il regime di agricoltura e vinificazione biologica e biodinamica, senza l’ausilio di lieviti selezionati.

Fuitina
Fuitina è la prima creazione ufficiale. Essa nasce da una vigna di cataratto di famiglia, la vigna “IDA”, sita in un terreno collinare di contrada Pellegrino lungo la statale Marsala-Salemi. Fondamentale nella sua creazione è stato la collaborazione ed il supporto dell’amico Vincenzo Angileri.

Questo primo prodotto ufficiale è stato in realtà preceduto da ben due tentativi amatoriali e artigianali: “Chitarra” (2015) e “Primintìo” (2016), che hanno riscosso tanto successo tra i degustatori.

Il nome che si è deciso di dare invece a questo vino possiede un triplice Significato: il primo è letterale ovvero “Fuga”, intesa come fuga dalla realtà quotidiana, dato che sia la vigna sia il vino vengono considerati come una distrazione, a cui ricorrere nel tempo libero o nei momenti di particolare stress. Tutto ciò viene confermato dal fatto che solo la passione spinge i due a dedicarsi alla produzione del vino anche se svolgono lavori completamente diversi;

il secondo significato allude alla tradizione culturale del termine e cioè “trasgressione delle consuetudini sociali”. La fuitina veniva infatti utilizzata dagli amanti le cui famiglie non approvavano il matrimonio per far sì che, dopo la consumazione del rapporto durante la fuga, i genitori fossero costretti ad accettare la relazione. Questa trasgressione si traduce nell’intraprendere questa attività in un periodo in cui il territorio viene invece abbandonato largamente; il terzo significato ha invece un senso mitologico e rappresenta l’essenza siciliana. Fuitina infatti è una parola siciliana che deriva dal mito ambientato proprio in Sicilia, ovvero il “Ratto di Proserpina”. Ade, dio degli inferi, invaghitosi di lei la rapisce per portarla via con sè. La madre di Proserpina, disperata, chiede allora aiuto a Giove il quale riesce a liberarla solo per sei mesi all’anno. Da questo mito deriva infatti l’alternanza delle stagioni.

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